lunedì 27 febbraio 2023

30 - ETF 101 - Parte 1

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono una forma di investimento sempre più popolare tra gli investitori, in quanto permettono di diversificare il proprio portafoglio con un solo strumento finanziario. Gli ETF replicano l'andamento di un indice o di un paniere di azioni, obbligazioni o materie prime.

Negli ultimi anni, una tendenza in crescita per gli investitori retail è quella di investire in ETF tematici sui dividendi, ovvero ETF che selezionano le azioni con i dividendi più elevati. Questi ETF combinano la possibilità di ottenere un reddito passivo regolare con una ragionevole crescita del capitale. Inoltre, gli ETF tematici sui dividendi permettono di concentrarsi su una specifica area di mercato, come le azioni blue chip o le azioni di società a elevata crescita.

Gli ETF ad alto rendimento (high-yield) sono un'ottima scelta per gli investitori che cercano un reddito passivo regolare e una diversificazione del proprio portafoglio. Gli ETF ad alto rendimento possono investire in azioni o obbligazioni che pagano dividendi o cedole più elevati rispetto alla media del mercato.

Gli ETF ad alto rendimento azionari sono composti da azioni di società che pagano dividendi più elevati rispetto alla media del mercato. Questi ETF possono essere concentrati in un particolare settore o area geografica e possono offrire un rendimento più elevato rispetto agli ETF che investono in azioni con rendimenti più bassi.

Gli ETF ad alto rendimento obbligazionari, d'altra parte, investono in obbligazioni emesse da società o enti pubblici che pagano cedole più elevate rispetto alla media del mercato. Questi ETF possono offrire un reddito passivo regolare e sono spesso utilizzati come parte di una strategia di diversificazione del portafoglio.

Tuttavia, non può tralasciarsi la circostanza che gli ETF ad alto rendimento presentano un maggiore rischio rispetto agli ETF che investono in titoli con rendimenti più bassi, questo perchè una caratteristica degli ETF ad alto rendimento è che essi tendono ad essere più sensibili alle variazioni del mercato rispetto agli ETF a basso rendimento. Ciò significa che gli ETF ad alto rendimento possono subire fluttuazioni maggiori in caso di cambiamenti nell'economia globale o nell'ambiente di mercato. Tuttavia, l'alto rendimento può aiutare a compensare queste fluttuazioni.

Gli ETF ad alto rendimento possono essere utilizzati in diversi modi per creare un portafoglio di investimenti. Ad esempio, gli ETF ad alto rendimento azionari possono essere utilizzati per aumentare il rendimento complessivo del proprio portafoglio azionario. Allo stesso modo, gli ETF ad alto rendimento obbligazionari possono essere utilizzati per aumentare il rendimento complessivo del proprio portafoglio obbligazionario.

Certamente il ricorso ad ETF ad alto rendimento può essere utile per creare una strategia di diversificazione del portafoglio. Ad esempio, un investitore può combinare un ETF ad alto rendimento azionario con un ETF ad alto rendimento obbligazionario per ottenere una combinazione di reddito passivo e crescita del capitale senza dover investire in una moltitudine di singoli titoli azionari e/o obbligazionari e senza dover acquistare lotti minimi.

In generale, gli ETF ad alto rendimento possono essere un'ottima scelta per gli investitori che cercano un reddito passivo regolare e una diversificazione del proprio portafoglio. anche se non può essere taciuto che gli ETF ad alto rendimento possono essere soggetti a commissioni e spese, quindi è importante verificare questi costi prima di investire. 

lunedì 20 febbraio 2023

29 - Catturare i Dividendi con le Opzioni

Se è quello che vi state chiedendo, sì è possibile "catturare" i dividendi con opzioni la risposta è si, in vari modi. 

Covered Call

La strategia più semplice consiste nel possedere azioni di un'azienda e contemporaneamente vendere opzioni call su quelle stesse azioni. Quando si vende un'opzione call, si riceve un premio in denaro per concedere all'acquirente delle opzioni il diritto di acquistare le azioni al prezzo di esercizio (strike price) stabilito entro una data stabilita. Il diritto non è un obbligo per il compratore, ma se viene esercitato, il venditore dell'opzione call è obbligato a vendere le azioni al prezzo di esercizio. Tuttavia, se l'azione non viene esercitata, il venditore mantiene le azioni e il premio in denaro ricevuto per la vendita dell'opzione call. Inoltre, quando si possiedono azioni, si è in grado di percepire i dividendi pagati dalle società. Pertanto, utilizzando questa strategia con le opzioni call, è possibile catturare i dividendi e contemporaneamente generare reddito dalla vendita delle opzioni call.

Per esempio, immaginiamo di possedere 100 azioni di un'azienda XYZ che paga un dividendo annuale del 3%. Il valore delle azioni è di $50 al momento. Il prossimo pagamento dei dividendi è previsto tra 3 mesi. In questa situazione, potremmo decidere di utilizzare la strategia di copertura con le opzioni call vendendo opzioni call con strike price di $55 e scadenza tra 3 mesi. In questo caso, potremmo ricevere un premio in denaro per la vendita delle opzioni call, ad esempio $2 per azione. Questo significa che per 100 azioni avremmo ricevuto $200. Nel frattempo, continueremo a percepire i dividendi di $3 per azione, per un totale di $300. Se alla scadenza delle opzioni call, il prezzo delle azioni è rimasto sotto $55, le opzioni non verranno esercitate e noi manterremo le azioni e i premi in denaro ricevuti per la vendita delle opzioni call. In questo caso, avremmo guadagnato $200 dalle opzioni call e $300 dai dividendi, per un totale di $500.

Tuttavia, è importante notare che la copertura con le opzioni call possa anche limitare i potenziali guadagni in caso di aumento del prezzo delle azioni, poiché l'azione deve essere venduta al prezzo di esercizio stabilito nell'opzione call (effetto di selezione inversa sul portafoglio). Inoltre, la vendita di opzioni call comporta anche il rischio di perdere i dividendi in caso di esercizio dell'opzione call prima della data di pagamento dei dividendi.

Se invece il prezzo delle azioni è salito sopra $55 alla scadenza delle opzioni call, le opzioni verranno esercitate e noi saremo obbligati a vendere le azioni al prezzo di esercizio di $55. In questo caso, avremmo guadagnato $200 dalle opzioni call e $300 dai dividendi, per un totale di $500, ma non avremmo partecipato al rialzo del prezzo delle azioni.

È quindi importante notare che questa strategia non è priva di rischi e che la scelta dello strike price, del premio e della scadenza deve essere fatta in modo accurato e secondo una strategia ben precisa. Ad esempio per gestire il rischio nell'utilizzo della strategia di copertura con le opzioni call per catturare i dividendi, ci sono diverse accortezze che possono essere adottate:

  • Una delle principali è la diversificazione del portafoglio. Investire in diverse aziende e settori diversifica il rischio, riducendo contemporaneamente anche l'impatto di una eventuale perdita su una singola posizione.
  • Un'altra tecnica per gestire il rischio è quella di utilizzare le opzioni call con strike price più alto rispetto al prezzo attuale delle azioni. In questo modo, anche in caso di aumento del prezzo delle azioni, si avrà la possibilità di vendere le azioni al prezzo di esercizio delle opzioni.
  • Inoltre, è importante tenere sempre d'occhio la scadenza delle opzioni. Se la scadenza è troppo lontana, c'è il rischio che il prezzo delle azioni cambi in modo significativo prima della scadenza delle opzioni e quindi si potrebbe perdere l'opportunità di catturare i dividendi.

È importante sottolineare che nessuna di queste tecniche è priva di rischi e che la scelta deve essere fatta in base alle proprie esigenze e al proprio profilo di rischio. Inoltre, è sempre necessario tenere conto delle commissioni del broker e delle tasse sui profitti.

Straddle

La strategia di "straddle" è una diversa strategia di opzioni che, pur nascendo per proteggere il proprio portafoglio da determinati rischi, può essere utilizzata anche per catturare i dividendi mentre si protegge il proprio portafoglio dalle fluttuazioni del mercato. La straddle consiste nell'acquisto contemporaneo di un'opzione call e di un'opzione put con lo stesso strike price e scadenza di un titolo già in portafoglio.
Come avremo modo di vedere, la strategia consente di catturare in modo indiretto i dividendi giocando sul

Per utilizzare questa strategia per catturare i dividendi, un investitore acquisterebbe sia un'opzione call che un'opzione put sull'azione che si aspetta paghi un dividendo. In questo modo, l'investitore può catturare i dividendi sia se l'azione sale che se scende.

Se l'azione sale, l'investitore può esercitare l'opzione call e vendere le azioni al prezzo di esercizio, catturando il delta dovuto ai dividendi. Se l'azione scende, l'investitore può esercitare l'opzione put e vendere le azioni in suo portafoglio al prezzo di esercizio, catturando ancora il delta dovuto al pagamento dei dividendi.

Tuttavia, è importante notare che questa strategia comporta un costo maggiore rispetto ad altre, in quanto si acquistano entrambe le opzioni call e put, quindi è importante valutare se il guadagno previsto sui dividendi sia sufficiente a coprire i costi.



lunedì 6 febbraio 2023

28. Strategie con Dividendi

I dividendi rappresentano una fonte di reddito passivo per gli investitori e sono un importante fattore nella scelta delle azioni da acquistare. I dividendi sono pagamenti periodici effettuati dalle società ai loro azionisti, solitamente in contanti, sulla base dei profitti dell'azienda. Essi sono un modo per le società di remunerare gli azionisti distribuendo loro parte dei  profitti e possono essere utilizzati per generare entrate regolari, aiutando gli investitori a costruire un flusso di cassa positivo.

Esistono diverse tipologie di azioni che pagano dividendi, tra cui le azioni di società stabili e mature, come le utility e le aziende del settore immobiliare (REITs), che hanno una storia di pagamenti regolari e crescenti dei dividendi. Esiste anche il Dividend Aristocrats Index, ovvero un sotto indice del S&P500 composto da società che hanno distribuito ed aumentato i dividendi per almeno 25 anni consecutivi. Investire in queste società può offrire agli investitori un rendimento più stabile e prevedibile rispetto ad altre azioni perché, parlando in generale, si può ragionevolmente presumere dalle componenti dell'indice un maggiore grado di affidabilità rispetto al mercato. Tuttavia, è importante rimarcare che non tutte le società che pagano dividendi sono uguali e che gli investitori dovrebbero comunque prestare una particolare attenzione a fattori qualitativa quali alla crescita del dividendo, alla percentuale di pagamento rispetto al reddito e alla stabilità finanziaria della società.

Ci sono varie strategie per investire in azioni che pagano dividendi. Una delle più popolari è l'acquisto di azioni di società stabili e mature che hanno una storia di pagamenti regolari e crescenti dei dividendi (le famose Blue Chip). Queste società sono spesso società consolidate che operano in settori quali utility regolamentate, banche e aziende del settore immobiliare. Un altro modo per investire in azioni che pagano dividendi è attraverso l'acquisto di fondi comuni di investimento o ETF che si concentrano sulle azioni che pagano dividendi. Questi fondi e ETF sono un'ottima opzione per gli investitori che cercano un modo semplice per investire in azioni che pagano dividendi, poiché essi offrono una diversificazione automatica e una gestione professionale del portafoglio.

Un'altra strategia popolare per investire in azioni che pagano dividendi è quella di investire in Dividend Aristocrats. Queste sono società che hanno aumentato i dividendi per almeno 25 anni consecutivi e rappresentano un gruppo selezionato di aziende stabili e mature con una storia di pagamenti regolari e crescenti dei dividendi. Investire in Dividend Aristocrats può fornire agli investitori un rendimento più stabile e prevedibile rispetto ad altre azioni. Sempre di più sono gli studi che dimostrano come investire in Dividend Aristocrats possa portare a una sovra performance  rispetto al mercato azionario generale.

Ad esempio, Howard Silverblatt in un suo studio del 2012 ha confrontato i rendimenti del S&P 500 Dividend Aristocrats index con quelli dell'S&P 500 dal 1989 al 2011. Lo studio ha evidenziato come l'indice Dividend Aristocrats abbia generato un rendimento annualizzato del 9,2%, superiore al 7,7% dell'S&P 500, mentre in un altro studio del 2018 Blanchet e Kaplan hanno confrontato i rendimenti degli Aristocrats con quelli dell'S&P 500 dal 1972 al 2017 ed ha evidenziato come i Dividend Aristocrats abbiano generato un rendimento annualizzato del 9,9% contro il 9,1% dell'S&P 500.

Inoltre, gli Aristocrats hanno anche dimostrato di essere meno volatili rispetto all'S&P 500, con un indice di volatilità inferiore, questo fattore può essere molto importante per gli investitori che cercano stabilità e rendimenti più prevedibili.

Inoltre, l'investimento "lungo" in azioni che pagano dividendi si sposa molto bene con la vendita di opzioni call come strategia per generare ulteriore reddito dalle azioni che pagano dividendi. La vendita di opzioni call su azioni che pagano dividendi (covered call) può generare profitti se il prezzo dell'azione rimane stabile o decresce, poiché il trader può tenere l'azione e continuare ad incassare il dividendo mentre incassa un premio. Tuttavia, è importante notare che questa strategia comporti un certo livello di rischio: l'investitore deve sempre tenere a mente che, qualora il prezzo salisse troppo, potrebbe essere costretto a consegnare le azioni al prezzo pattuito.

In generale, investire in azioni che pagano dividendi può essere un'ottima scelta per gli investitori che cercano una fonte di reddito passivo e una maggiore stabilità nei loro investimenti. Tuttavia, è importante valutare attentamente ogni società e la propria tolleranza al rischio prima di investire in azioni che pagano dividendi. Con la giusta ricerca e pianificazione, gli investitori possono trarre vantaggio dall'investimento in azioni che pagano dividendi e costruire un portafoglio di investimenti stabile e redditizio nel lungo termine.


mercoledì 1 febbraio 2023

41. Chowder Rule 101 - Parte 2

La "Chowder Rule" è una regola utilizzata per determinare il rendimento di un investimento in azioni. La regola è stata introdotta come una guida per gli investitori per valutare le azioni e decidere in quali investire, ma non è una tecnica formalmente accettata dalla comunità accademica o finanziaria. La regola è stata sviluppata dall'investitore e scrittore Jim Cramer e si basa sulla formula:

 "Chowder = (CAGR + Dividend Yield) / 2" 

CAGR sta per "Compound Annual Growth Rate", ovvero il tasso di crescita annuale composto, mentre il Dividend Yield è il rapporto tra i dividendi pagati da una società e il prezzo delle azioni.

La regola stabilisce che un'azione deve avere un valore di Chowder di almeno 10 per essere considerata un buon investimento. Un valore di Chowder inferiore a 10 potrebbe indicare che l'azione non è un buon investimento.

In pratica, la Chowder Rule ci dice che per valutare una azione è importante considerare sia la crescita del prezzo nel tempo (CAGR) che la remunerazione per gli azionisti (il dividend yield) e che una azione con un buon rendimento dovrebbe avere un alto tasso di crescita e un alto rendimento dei dividendi.

Questa regola può essere utilizzata come guida per valutare le azioni e decidere in quali investire, ma è importante tenere presente che non è l'unico fattore da considerare quando si valuta un investimento in azioni e che non sempre un'azione che soddisfa la Chowder Rule è una buona scelta di investimento.

Nel settore delle utilities la regola Chowder può essere adattata in diversi modi, a seconda delle esigenze dell'investitore. Una possibile variante della regola Chowder per il settore delle utilities è quella di utilizzare il rendimento dei dividendi come un peso maggiore rispetto al tasso di crescita composta annuale (CAGR).

Ad esempio, si potrebbe utilizzare una formula come

"Chowder = (Dividend Yield x 2 + CAGR) / 3" 

per valutare le azioni delle società del settore delle utilities, in questo modo si dà più importanza al rendimento dei dividendi rispetto alla crescita del prezzo delle azioni.

Ecco un esempio di come potrebbe essere calcolato il "valore di chowder" su un portafoglio di utility utilizzando una variante dell"Chowder Rule" basata sul rendimento dei dividendi e la formula (Dividend Yield x 2 + CAGR) / 3:

  • Dominion Energy (D) ha un rendimento dei dividendi del 4,2% e un CAGR del 2,5% negli ultimi 5 anni, la "Chowder" per questa società è (4.2 x 2 + 2.5) / 3 = 2,8%.
  • NextEra Energy (NEE) ha un rendimento dei dividendi del 2,3% e un CAGR del 7% negli ultimi 5 anni, la "Chowder" per questa società è (2.3 x 2 + 7) / 3 = 3,53%
  • Southern Company (SO) ha un rendimento dei dividendi del 4,3% e un CAGR del 2% negli ultimi 5 anni, la "Chowder" per questa società è (4.3 x 2 + 2) / 3 = 2,9%.
Non è sempre facile trovare titoli con un chowder rule superiore a 10.
Ma l'importante è fare anche consapevolezza.

55 - Opzioni e Volatilità - 505 Scarsa Volatilità

Il problema di troppo poca volatilità, cosa c'è dietro La vendita di opzioni è una strategia di investimento che può essere molto reddit...