lunedì 6 marzo 2023

31. Investire in Dividendi - Rischi & Inflazione

L'investimento in azioni che corrispondono dividendi è una strategia di investimento popolare tra gli investitori. I dividendi sono una parte dei profitti che le aziende distribuiscono agli azionisti come remunerazione per il capitale investito e, nel lungo periodo, possono diventare una componente imoprtante del total return di un investimento azionario. In generale, infatti, i dividendi rappresentano una fonte di reddito passivo che può contribuire a compensare eventuali fluttuazioni del prezzo delle azioni. Uno studio condotto dalla società di gestione del risparmio Dimensional Fund Advisors ha rilevato che, negli ultimi 10 anni, i dividendi hanno rappresentato circa il 40% del rendimento totale degli investimenti azionari negli Stati Uniti. Ciò significa che se un investitore avesse investito in azioni a dividendo elevato, avrebbe potuto ottenere un rendimento complessivo maggiore rispetto a un investimento in azioni a dividendo più basso. E' importante notare che i dividendi non sono garantiti e possono essere modificati dalla società emittente in base alle sue esigenze, quindi non devono essere considerati come una fonte sicura di reddito sicura. Inoltre è importante considerare la tassazione applicata sui dividendi che, soprattutto quando si compra su mercati esteri (e dunque si è soggetti a doppia tassazione) può intaccare in modo anche molto rilevante il dividendo staccato.

Rischi della strategia

La strategia di cattura dei dividendi, sebbene possa sembrare attraente per gli investitori alla ricerca di una fonte di reddito passivo, presenta anche alcuni rischi certamente non trascurabili.

In primo luogo, è importante notare che il rendimento dei dividendi dipende dalla performance delle singole società emittenti le azioni scelte per la strategia. Infatti se l'azienda non è in grado di mantenere o aumentare i dividendi, gli investitori potrebbero vedere un calo del reddito passivo generato dalle loro azioni. Ancora peggio, l'emittente potrebbe trovarsi in difficoltà finanziarie da parte della società, per far fronte alle quali ben potrebbe decidere di ridurre o eliminare i dividendi per conservare liquidità. Questo infatti potrebbe causare non solo una riduzione della redditività dell'investimento per l'investitore, ma anche -ed ancor più rilevante - una perdita in conto capitale.
Infine, ricordiamoci che a differenza delle cedole di una obbligazione, le aziende possono decidere di interrompere o ridurre i dividendi in qualsiasi momento, il che può avere un impatto significativo sugli investitori che dipendono da questi pagamenti per il loro reddito.

Un altro rischio è quello di una scarsa crescita del dividendo. Se un'azienda non riesce a mantenere un tasso di crescita soddisfacente dei dividendi, gli investitori potrebbero essere delusi dalle aspettative di rendimento a lungo termine. Questo rischio è grandemente maggiore in tempi, come questi, di alta inflazione.

Inoltre, gli investitori che utilizzano questa strategia potrebbero anche essere esposti al rischio di concentrazione, poiché la loro attenzione è concentrata esclusivamente su azioni che pagano dividendi elevati, ignorando potenziali opportunità di investimento in altre aree del mercato.

Ancora, investire solo in azioni con un alto rendimento di dividendo può essere rischioso poiché queste azioni possono essere sottovalutate dal mercato e quindi non avere una performance futura soddisfacente.

Infine, se i mercati subiscono un calo generale, il prezzo delle azioni (come classe di investimento) potrebbe scendere, e ciò anche se la società continuasse a pagare i dividendi. Ciò significa che gli investitori, pur continuando a catturare l'intero importo del dividendo, potrebbero subire perdite sull'investimento.

Per gestire questi rischi, è opportuno che gli investitori diversifichino il loro portafoglio in modo da non essere troppo esposti a un singolo settore o azienda. Inoltre, è importante effettuare un'analisi fondamentale approfondita delle aziende prima di investire e tenere d'occhio i loro fondamentali finanziari, in modo da poter prevedere eventuali tagli o riduzioni dei dividendi. Inoltre, investire in fondi comuni di investimento.

Dividendi e inflazione

I dividendi hanno tendenzialmente performato bene rispetto all'inflazione. I dividendi delle azioni sono generalmente aumentati nel corso del tempo, superando l'inflazione. Ciò significa che gli investitori che hanno ricevuto dividendi hanno visto il loro potere d'acquisto aumentare nel tempo, poiché i dividendi sono aumentati più velocemente dei prezzi. Ciò non significa che i dividendi abbiano sempre superato l'inflazione, ci sono stati periodi in cui i dividendi hanno subito un calo o sono rimasti stabili, ma nel lungo periodo i dividendi tendono a crescere. Inoltre, gli investitori possono anche scegliere di reinvestire i loro dividendi, acquistando ulteriori azioni, generando così un effetto moltiplicativo sui rendimenti futuri.

Ad esempio, negli Stati Uniti, i dividendi delle azioni S&P 500 hanno superato l'inflazione annuale media del 2,5% dal 1871 al 2020. Nel Regno Unito, i dividendi delle azioni FTSE All Share hanno superato l'inflazione annuale media del 2,7% dal 1899 al 2020. In entrambi i casi, ciò significa che gli investitori che hanno acquistato azioni con una strategia di cattura dei dividendi hanno visto un aumento del loro potere d'acquisto nel lungo periodo.

Un esempio concreto di come un investitore può utilizzare efficacemente questa strategia per catturare i dividendi e ottenere un rendimento superiore rispetto al mercato è quello di investire in azioni di aziende con un solido track record di crescita dei dividendi. Ad esempio, un investitore che ha acquistato azioni di Johnson & Johnson (JNJ) nel 1972 avrebbe ottenuto un rendimento totale annualizzato del 10,5% dai dividendi e del 9,2% dalla crescita del prezzo delle azioni, superando il rendimento totale annualizzato del mercato S&P 500 del 9,8% nello stesso periodo.
Ancora, un altro esempio concreto può essere quello della società americana Coca-Cola. Negli ultimi 10 anni, i dividendi distribuiti dalla società sono aumentati del 9,7% all'anno in media, ma l'inflazione negli Stati Uniti è stata del 2,1% all'anno in media nello stesso periodo. Ciò significa che i dividendi hanno superato l'inflazione di circa il 7,6% all'anno in media, offrendo quindi un rendimento reale positivo agli azionisti.
Oppure la società britannica BP. Negli ultimi 10 anni, i dividendi distribuiti dalla società sono aumentati del 5,2% all'anno in media, mentre l'inflazione nel Regno Unito è stata del 2,2% all'anno in media nello stesso periodo. Tuttavia, a causa dell'incidente del Deepwater Horizon nel 2010, BP ha dovuto tagliare il suo dividendo nel 2011 e nel 2012. Nel 2013 ha ripreso a distribuire dividendi, ma a un tasso inferiore rispetto al periodo precedente all'incidente. In generale si può dire che i dividendi distribuiti da BP hanno avuto un andamento volubile, legato a fattori esterni all'azienda. Inoltre, guardando il caso dei dividendi distribuiti da BP e confrontandoli con l'inflazione, si può notare che i dividendi sono stati in grado di mantenere il loro valore rispetto all'inflazione solo in alcuni periodi.

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