A volte sembra che il mercato segua con attenzione i miei acquisti e si coordini per sabotarli.
Titoli fino al giorno prima solidissimi, con fondamentali apparentemente inattaccabili e P/E ad una cifra che, inesorabilmente, vengono affondati da ondate di vendite apparentemente inspiegabili, annunci di fusioni e/o acquisizioni inaspettate e successive smentite dopo giorni di titoli di giornale da incubo...
...mancano solo l'invasione delle cavallette e la pioggia di rane e siamo a posto.
Purtroppo a volte tutto questo accade insieme, come in questi giorni con un titolo come Altria, capace di perdere quasi il 20 % in un mese.
Prima si inizia a parlare di una fusione con la sua vecchia gemella di Philip Morris International, poi Juul, di cui ha comprato il 35% per un 13 miliardi (!!!) di dollari solo un anno fa, viene attenzionata da FDA & Co. per una serie di problematiche, tra cui pratiche commerciali scorrette (ingannevoli) e presunta nocività dei suoi prodotti, gli stessi prodotti che, nel giro di pochi giorni, vengono eliminati dal mercato Cinese, banditi dal mercato Indiano e grandemente limitati su quello US.
Se già stare calmi, seduti, è difficile, immaginare che dietro tutto questo non ci sia una regia volta a farci impazzire lo è ancora di più.
Scherzi a parte, situazioni di questo genere ci aiutano ad apprezzare, sempre di più, l'operare con opzioni su scadenze corte (riducendo il rischio di finire ITM) e sempre coperti.
A volte per dormire tranquilli, staccare le mani dalla tastiera è la cosa migliore da fare...
...purtroppo, come spesso si sente dire, nemo propheta patria sua, e nel tentativo di limitare le perdite teoriche sono finito assegnato per 300 Altria anzichè 0, e aumentato l'esposizione potenziale di altre 500.
Monitoriamo da vicino la situazione che sembra passare dal grigio al nero.