venerdì 27 marzo 2020

19. Come trovare i migliori titoli da dividendi - Step 1







Step 1 – Pillola Rossa o Pillola Blu?





Mentre l’altra
sera riguardavo Matrix e mentre il protagonista si trovava faccia a faccia con
Morpheus, che li faceva la proposta che avrebbe per sempre cambiato la sua
vita, "pillola azzurra : fine della storia , domani ti risveglierai
in camera tua e crederai a quello che vorrai, pillola rossa: resti nel
paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio
",
riflettevo come anche nel mondo della finanza personale tutto possa essere
ridotto ad una questione di scelte: fare trading o investire per il lungo
periodo? Puntare sul Chevron o preferirvi la sorella Exxon?





Ecco perché
essere in grado di ricercare da soli i titoli su cui investire è qualcosa da
imparare bene subito perché copiare quello che fanno gli altri è sempre
rischioso. In fondo come facciamo a giudicare la bontà dei nostri mentori se
non siamo in grado di giudicarne l’operato?


Stiamo
parlando dei nostri soldi, dei titoli dove investiamo i nostri risparmi e che
dovremo tenere per un lungo periodo di tempo, attraversando periodo buoni dove
non ci penseremo e periodi meno buoni dove dovremo avere i nervi saldi per non
vanificare, vendendo, quanto costruito fino allora.





Anche se
ci piace pensare che il nostro portafoglio (ed ogni tiolo in esso ovviamente!)
sarà sempre di un verde brillante, dobbiamo abituarci all’idea che, salvo
fortune insperate (ed eventi molto difficili da prevedere) periodi verdi si
alterneranno ad almeno altrettanto lunghi periodi rossi. Almeno questo è quello
che ci hanno insegnato gli ultimi cento anni di storia della finanza.





Ecco perché
è importante avere una strategia di investimento chiara e costruire il proprio
portafoglio su basi, anche motivazionali, molto solide. E’ importante essere
convinti delle proprie scelte in materia di investimenti, conoscere intimamente
e per studio personale i titoli in cui andiamo ad investire i nostri risparmi,
altrimenti non saremo mai in grado di reggere le tempeste dei mercati basandoci
solo sulla fede in quello che Facebook o il nostro amico ci hanno detto. La
storia, e spesso l’esperienza, ci insegna che senza queste solide basi andremo
nel panico e venderemo proprio nel momento peggiore, indipendentemente da
quello che ci riproponiamo adesso.





Eccoci
quindi al punto importante, cosa dobbiamo fare? Come formarci un convincimento
autentico su cui lavorare per scegliere i nostri campioni?





Sicuramente
vi sono un sacco di modi per farlo, probabilmente anche migliori del mio, ma
tutti cominciano dall’osservare il mondo che ci circonda. Che prodotti usiamo?
Quali sono le aziende che li producono?


Dove
facciamo benzina?





Costruiamoci
una watchlist personale, divisa per settore
, e
contiamo quanti e quali sono i titoli che incontriamo più spesso nella nostra
vita. Cosa ne pensiamo?


Non preoccupiamoci
se non investiremmo mai dei soldi nella nostra banca (o forse si), compiliamo
la lista in modo sincero e senza preconcetti. Scopo non è quello di comprare
domani, ma di sviluppare una consapevolezza e, soprattutto, generare idee.


Non
preoccupiamoci nemmeno, a maggior ragione, di fare analisi particolari ma solo
di compilare un elenco suddiviso per settori industriali e paesi (o anche solo
Italiane, EU e US).





A questo
punto andiamo a controllare quali di queste società hanno aumentato tutti gli
anni i dividendi almeno negli ultimi 15 anni (preferibilmente negli 20). Sul
sito delle società, o tramite il contatto dell’ investor relations
riusciremo facilmente ad apprendere questo dato.


A questo
punto, dopo aver inizialmente ridotto la lista, possiamo cominciare un’analisi
più approfondita dei singoli titoli concentrandoci sul rendimento da dividendo attuale
ed il tasso di crescita del dividendo degli ultimi 10 anni.





Avendo
in mente i nostri obbiettivi lanciamo un paio di simulazioni su Excel (o anche
con carta e penna per i meno tecnologici) per vedere la compatibilità dei
singoli titoli con i nostri obbiettivi (simulando tasso attuale e crescita
attesa possiamo prevedere con ragionevole precisione in quanto tempo ci
riescono a “garantire” -brutta parola- il rendimento che ci siamo
prefissati) e riduciamo ancora la lista.





Ancora
troppo lunga?


Procediamo per step.


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